“Dove eravamo rimasti”: Massimo Lopez e Tullio Solenghi riuniscono la loro “famiglia allargata” ad Aprilia

Fabio Fanelli

Il 4 dicembre al Teatro Europa, prevendite aperte su ticketone.it

Massimo Lopez e Tullio Solenghi tornano sul palco con il loro nuovo spettacolo “Dove eravamo rimasti”, una serata di arti varie che riunirà la “famiglia allargata” di ammiratori che li hanno seguiti nel corso della loro carriera.

Lo show, scritto dagli stessi Massimo Lopez e Tullio Solenghi con la collaborazione di Giorgio Cappozzo, andrà in scena il prossimo 4 dicembre al Teatro Europa di Aprilia, organizzato da Vincenzo Berti e Gianluca Bonanno per Ventidieci e Bruno Iorillo. La produzione è curata da IMARTS, International Music and Arts.

Protagonisti sul palco saranno i due celebri comici, affiancati dalla Jazz Company diretta dal maestro Gabriele Comeglio, che accompagnerà la performance con la sua irrinunciabile cornice musicale.

BIGLIETTI SU TICKETONE

La sensazione più esaltante del nostro ultimo spettacolo è stata quella di avere di fronte a noi ogni sera non soltanto un pubblico empatico e festoso, ma una sorta di famiglia allargata, dei veri e propri parenti che hanno condiviso alcuni momenti della nostra avventura scenica”, raccontano Massimo Lopez e Tullio Solenghi. È proprio da questa idea di “famiglia” che nasce il titolo “Dove eravamo rimasti”, per ripartire dal legame speciale instaurato con il pubblico.

Lo show proporrà una serie di numeri, sketch, brani musicali e contributi video, intervallati da momenti di pura comicità come una “lectio magistralis di Sgarbi/Lopez”, un omaggio all’avanspettacolo e un confronto tra Mattarella e Papa Bergoglio. Il tutto sarà legato da una chiacchierata informale tra amici, per ricreare quell’atmosfera familiare e coinvolgente che ha caratterizzato i precedenti spettacoli del duo.

Un appuntamento imperdibile per gli amanti della comicità e dello spettacolo dal vivo, che potranno ritrovare sul palco i loro beniamini pronti a stupirli e commuoverli ancora una volta.

Ph Credit Marco Caselli

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