Il Panathlon alleato dei giovani contro la corruzione nello sport 

Redazione

Grande successo per il convegno Panathlon “Sport Against Match-Fixing” 

Nella cornice del Salone delle Conferenze del Circolo Cittadino “Sante Palumbo” in Piazza del Popolo (Latina), il Panathlon Club di Latina, ha presentato il Convegno “Sport Against Match-Fixing” (SAMF), lo sport contro le partite truccate”. 

Platea numerosa e variegata, con la presenza di sportivi e rappresentative giovanili straordinariamente partecipi, il meeting ha inteso illustrare le attività svolte nell’ambito del programma Erasmus+ Sport, finanziato dalla Comunità Europea e coordinato dalla Federazione calcistica portoghese (FPF). Sport Against Match-Fixing, questo il nome del progetto che ha avuto il Panathlon International quale partner privilegiato, e che mira a sensibilizzare i giovani atleti sull’impatto negativo di questa pratica sulle loro carriere e soprattutto sulla loro formazione e personalità, con particolare riguardo alle buone pratiche di prevenzione del fenomeno.  

Moderato dal giornalista Pierluigi Grande, da sempre impegnato sul fronte dell’etica sportiva, il Convegno ha visto intervenire l’Avvocato Giovanni Fontana Docente di Diritto Sportivo della Scuola dello Sport di Sport e Salute e Consulente Parlamentare per la Riforma della Legge sullo Sport; Barbara Rossi esperta del settore psico-pedagogico, pedagogista, atleta, allenatrice e dirigente nella pallavolo femminile e Ambassador al progetto, Stefano Sanderra, già atleta e allenatore del Latina Calcio, attualmente trainer Lazio Primavera; Maurizio Targa, giornalista e scrittore pontino da sempre appassionato di storie sportive.  

Numerosi gli interventi, dai giovani atleti a figure di spessore nel mondo accademico e sportivo come l’Avvocato Simone Di Leginio, l’Avv. Matteo Sperduti, Andrea Chiappini, Alessia Gasbarroni e per il Panathlon di Latina il Presidente Umberto Martone e il Presidente Onorario Massimo Zichi. 

Al Convegno per il Comune di Latina è stato presente l’Assessore allo Sport Andrea Chiarato che ha commentato l’incontro auspicando che il manuale conclusivo del progetto possa essere portato e illustrato nel territorio per sensibilizzare i giovani atleti al problema purtroppo in crescita. 

Sono state analizzate, fornendo i dati riscontrati, cause, soggetti colpiti, metodi di approccio, conseguenze e possibili strategie di prevenzione nei confronti della pericolosa minaccia del “match fixing”. 

L’International Betting Integrity Association (IBIA) in cinque anni (2017-2021), ha evidenziato 1.222 segnalazioni in 19 sport e 101 Paesi. L’Europa fa la parte del leone, con oltre il 50% dei casi riscontrati, la Russia il Paese con il maggior numero di episodi. Ovviamente il calcio, per la sua diffusione (895 miliardi di euro annui solo di scommesse legali ruotano intorno al football) lo sport più gettonato, ma si piazzano bene anche quelli in cui l’azione di un solo uomo (tennis, ciclismo, motociclismo, rally) condizionano l’esito di un evento sportivo. Le serie minori quelle maggiormente insidiate, ed il fenomeno pervade sempre più i Paesi nei quali i controlli sono scarsi, anche per la facilità di effettuare scommesse via web, in ogni angolo del mondo. 

Particolarmente grave il fenomeno nei settori giovanili, sempre più insidiati da tale minaccia, per l’attrattività che il guadagno facile può generare nei più giovani e per le conseguenze devastanti, anche a livello di crescita personale, oltre che professionale, che una simile minaccia può comportare per le nuove leve. 

«Il Panathlon – ha sintetizzato il Presidente del Club Umberto Martone, si impegna a perseguire programmi, incontri e quanto più possa risultare utile per diffondere presso le istituzioni scolastiche e i vivai sportivi i valori di correttezza, solidarietà, inclusività e rettitudine che da sempre rappresentano i valori fondanti della nostra Associazione». 

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