Cinque giorni di interminabile “casting”, con candidature più o meno veritiere succedutesi dalle parti di piazzale Serratore. Il Latina Calcio ha preso tempo per sostituire l’esonerato Padalino. Ovviamente senza proferire parola alcuna, come vuole la consueta prassi tanto cara ai vertici societari. Alla fine, però, l’agognato annuncio è stato partorito, giusto in tempo per svolgere il primo allenamento e spedire la truppa in quel di Catania con il suo nuovo condottiero e il suo vice, Roberto Boscaglia e Antonello Capodicasa. Ce lo ricordiamo da avversario il tecnico scelto da Terracciano e soci. Tipo da pochi giri di parole, con idee chiare e personalità tale da farci pensare ad una sorta di sergente di ferro. Proprio quello che serve al Latina: i filosofi e i teorici con la risposta in stile “Amici miei” hanno fatto il loro tempo, così come i confusionari dai mille moduli tattici e dalla poca abilità nel governare il timone di una nave travolta dalla bufera. Boscaglia ha un’enorme responsabilità, perché deve tirare fuori le qualità smarrite da Di Livio e soci, possibilmente inventandosene delle altre, e deve convincere tutti che la salvezza è ancora possibile. Per questo arduo compito avrà chiesto sicuramente delle garanzie al club l’artefice del “Miracolo Trapani”, reduce dall’infelice parentesi di Foggia e dalla ripartenza con l’Ancona. Da quelle ipotetiche rassicurazioni si capiranno anche intenzioni e risorse della società. E’ da quelle che continuerà a dipendere tutto, perché Boscaglia non dispone certo della bacchetta magica.
Il curriculum di Roberto Boscaglia
56enne di Gela, Boscaglia inizia ad allenare nel 2003 in Sicilia con i dilettanti del Licata e poi con l’Akragas, vincendo subito una Coppa Italia Regionale. A seguire trionfa in Eccellenza con Alcamo e Nissa, per poi approdare nel 2009 al Trapani: lì inizia una cavalcata dalla serie D alla B, raggiunta nel 2012/2013 e arricchita dai prestigiosi riconoscimenti della Panchina d’Argento e della Panchina d’Oro. Dopo 10 anni con gli amaranto passa al Brescia e per una parentesi al Novara, sempre tra i cadetti. Nel 2018 un’altra esperienza da incorniciare, alla Virtus Entella, con la vittoria del campionato di C all’ultima giornata ai danni del Piacenza. L’anno dopo con i liguri centra il traguardo delle 200 panchine in B. Successivamente ha collezionato esperienze non troppo esaltanti a Palermo e soprattutto a Foggia, con un esonero arrivato in avvio di stagione, nel 2022. Lo scorso marzo, infine, è subentrato alla guida dell’Ancona conducendolo verso il traguardo salvezza.