Si adottò una soluzione per gli scolari costretti a saltare le lezioni per partecipare agli eventi.
Diventata provincia Littoria risulta una autentica icona in tutti i sensi. Immagine vincente per il Regime tanto che quasi ogni settimana bisognava addobbare la città per la presenza di questa o quella delegazione straniera in visita e alla scoperta dei segreti della bonifica e di quello che, a ragione, veniva definito un vero esempio di programmazione. Città modello per raziocinio e cultura Littoria era esempio da mostrare, con orgoglio, al mondo.
Ma quanti sacrifici per arrivare a ciò. Il più grande era richiesto alla scuola che doveva far fronte, oltre alla istruzione, anche alla preparazione fisica e coreografica di alcune sfilate, laddove non arrivavano i delegati dell’Opera Nazionale Balilla prima e della Gioventù Italiana del Littorio poi. Proprio la scuola era, così, in perenne contrasto con i responsabili del Regime in quanto per preparare le sfilate gli scolari erano costretti (per loro grande felicità, però) a marinare le lezioni e partecipare alle adunate che venivano divise per fasce di età. Il Regime, già con Giovanni Gentile ministro della Pubblica Istruzione, aveva studiato sistemi innovativi per la preparazione dei giovani con la materia dell’Educazione fisica obbligatoria nelle scuole.
E allora, per sollevare a volte proprio la scuola dalla preparazione delle sfilate, ecco lo stratagemma del sabato fascista. Questa manifestazione settimanale altro non era che una sfilata paramilitare della gioventù italiana che divideva i partecipanti in fasce di età: 6-8 anni Figli e Figlie della Lupa, 8-12 anni Balilla e Piccole Italiane, 12-14 anni Balilla Moschettieri e Piccole Italiane, 14-16 anni Avanguardisti Moschettieri e Giovani Italiane, 18-21 anni Giovani Fascisti e Giovani Fasciste. A Littoria il punto di riferimento era il piazzale di Piazza Dante mentre al Villaggio quello della scuola elementare. Due centri importanti che ogni sabato pomeriggio mostravano il meglio di sé. Perché allora non approfittare di questo <sabato fascista> per scegliere gli elementi idonei per le sfilate di rappresentanza? Detto fatto: Pnf e Onb, come oggi nei provini di calcio, alla ricerca degli elementi più prestanti per far bella figura di fronte agli ospiti illustri. Imponente, tanto per restare in tema, la coreografia davanti al Duce il giorno della inaugurazione dello Zuccherificio. Una immagine forte e costruttiva per <senso di disciplina e dovere> che fece ben presto il giro del mondo.