By using this site, you agree to the Privacy Policy and Terms of Use.
Accetto
Diario Pontino
  • Primo Piano
  • Rubriche
  • Video
  • Eventi
  • Sport
  • Segnaliamo
  • Editoriale
  • Contatti
GOLFO 300×300
Seguici
  • Mi Piace
  • Followers
Lettura: Dopo la battaglia, la ricerca dei caduti nella Pianura Pontina e l’incredibile dedizione di Raffaella Duelli
Condividi
Notifiche
Font ResizerAa
Diario PontinoDiario Pontino
Cerca
  • Home
  • Politica
  • Cultura
  • Sport
  • Attualità
  • Cronaca
  • Eventi
  • Costume & Società
  • Editoriale
Follow US
  • Cookie Policy (UE)
  • Advertise
© 2025 Diario Pontino. All Rights Reserved.
Diario Pontino > Blog > Rubriche > Storia e Storie pontine > Dopo la battaglia, la ricerca dei caduti nella Pianura Pontina e l’incredibile dedizione di Raffaella Duelli
Storia e Storie pontine

Dopo la battaglia, la ricerca dei caduti nella Pianura Pontina e l’incredibile dedizione di Raffaella Duelli

Emanuele Bonaldo
Ultimo Aggiornamento: 8 Giugno 2025 20:58
Di Emanuele Bonaldo 7 Min Lettura
Condividi
CONDIVIDI
ACQUA MED BANNER 728X200

Un viaggio commovente tra memoria e rinascita per i soldati dimenticati

La Seconda Guerra Mondiale lasciò cicatrici profonde, non solo nelle città e nelle campagne, ma anche nei cuori delle famiglie che attendevano notizie dei loro cari. Per molti, la speranza di una degna sepoltura per i propri congiunti caduti in battaglia rimaneva un desiderio inappagato. In questo scenario di dolore e incertezza, emerse una figura straordinaria: Raffaella Duelli, ausiliaria della Decima Mas, che nel 1947, insieme al marito, un veterano mutilato della stessa Decima e reduce della Battaglia di Tarnova, intraprese una missione commovente e straziante: riesumare e dare degna sepoltura ai caduti italiani nella Pianura Pontina.

ACQUAMED ADV 300X300

La Pianura Pontina del 1947 era un luogo profondamente segnato dalla guerra, ma che iniziava a rinascere. I casolari, danneggiati o distrutti, venivano riadattati o ricostruiti, e nei campi il lavoro dei contadini e il movimento dei carri indicavano una ripresa, seppur faticosa. In questo contesto, Raffaella Duelli e suo marito si mossero con un obiettivo preciso: restituire un nome e una tomba a coloro che avevano perso la vita in battaglia.

Il loro compito era immenso e gravoso, reso ancora più difficile dalla scarsità di mezzi e dalla natura stessa del teatro di guerra. Raffaella Duelli, con la sua inestimabile dedizione, si affidò alle testimonianze e a rari schizzi dei luoghi di sepoltura forniti dai reduci del “Barbarigo” e di altri reparti. Questi frammenti di informazione le permisero di ricostruire le planimetrie di cimiteri provvisori e di bussare alle porte di masserie dove si vociferava che giacessero salme, spesso non contrassegnate neanche da una croce.

La Duelli trovò un inatteso alleato nel maggiore Seifert della Wehrmacht, che guidava un’organizzazione dedicata al recupero delle salme dei militari tedeschi caduti ad Anzio, con l’obiettivo di sistemarli in cimiteri tedeschi o restituirli alle famiglie in Germania. Questa collaborazione, seppur tra “ex-nemici”, evidenziava un comune desiderio di pietà e rispetto per i caduti. Il maggiore Seifert, con la sua esperienza e le sue informazioni, le confermò le difficoltà, rivelando come voci di contadini parlassero di tumuli scomparsi sotto il vomere dell’aratro e di cani che, raspando la terra, rinvenivano resti umani.

La realtà sul campo era spesso desolante. Il Canale Mussolini, tristemente, aveva inghiottito decine di corpi di coloro che erano scivolati nelle sue acque, rendendo impossibile il loro ritrovamento. A tante madri, l’ausiliaria Duelli e il suo team non riuscirono a dare una risposta, una verità difficile da accettare.

Ospedale tedesco a Valvisciolo 1944

Raffaella Duelli estese le sue ricerche fino all’Abbazia di Valvisciolo, dove nella primavera del 1944 era stato allestito un ospedale da campo e dove molti soldati avevano trovato la morte. Il priore dell’abbazia le offrì il suo aiuto, permettendole un’indagine minuziosa in un luogo dove solo cumuli di terra, con qualche croce e nomi spesso illeggibili, indicavano le sepolture. Nonostante il terreno scosceso e la possibilità che le salme stessero scivolando verso la pianura, la Duelli sentì che lì, di fronte a quella Pianura Pontina che i soldati avevano difeso con tanta fatica, molti di essi avrebbero dovuto rimanere.

Ospedale tedesco a Valvisciolo 1944

Il culmine di questo immane lavoro arrivò nell’aprile del 1949. Su un camion, accompagnati da una bandiera tricolore prestata dal Sindaco di Sermoneta, 32 cassette di zinco contenenti tutto ciò che era stato recuperato – resti di cassette di legno, frammenti di sacchi, e ovviamente, le ossa dei caduti – furono scortate dalla polizia stradale fino al Cimitero Campo Verano di Roma. Lì, in quella che sarebbe diventata la tomba del Barbarigo, trovarono finalmente una degna sepoltura.

Il lavoro di Raffaella Duelli fu difficile e doloroso, come testimoniato dalle sue stesse parole: “rivivere quelle emozioni: il volto pallidissimo del signor Cornuda, il padre di Franco, appoggiato allo stipite della nostra porta a Circonvallazione Appia: «.. mi aiuti, mi aiuti a ritrovare mio figlio … ».” Le sue ricerche erano un atto di pietà, che spesso implicava la misurazione di un femore o il riconoscimento di un frammento di biancheria cucito da una madre, per dare un nome a resti quasi irriconoscibili. Ritrovare quei legni ammassati, frugare tra ossa e capelli, misurare e pulire per cercare identità che il tempo tendeva a cancellare definitivamente.

A nove di questi resti, purtroppo, non fu possibile dare un nome, ma la Duelli conservò per loro, e per coloro che li avevano amati, piccole medagliette, brani indecifrabili di corrispondenza, stime di altezza e informazioni sulla dentatura. “Avrebbero ormai 70 anni, come noi, ma in quella tomba al Verano rimangono eterni giovinetti,” concluse Raffaella Duelli, con una commovente riflessione sul tempo e sul sacrificio.

In totale, Raffaella Duelli riuscì a raccogliere circa 200 salme di soldati italiani caduti nei combattimenti sulla testa di ponte di Anzio-Nettuno. La sua instancabile dedizione le valse, nel 2005, il Premio Luciano Cirri per l’impegno sociale, con la motivazione: “Per la pietà cristiana, la passione patriottica, il coraggio e la generosità dimostrate nell’opera volontariamente intrapresa di ricercare, ricomporre, identificare i miseri resti dei Caduti italiani e dar loro una degna e onorata sepoltura”.

Raffaella Duelli riceve la Caravella Speciale per l’impegno sociale del Premio Cirri 2005. Alla sinistra l’Avv. Bartolo Gallitto.

La storia di Raffaella Duelli è un potente monito della resilienza umana di fronte alla tragedia e della forza della memoria. Il suo impegno non solo ha restituito dignità ai caduti, ma ha anche offerto un barlume di pace a innumerevoli famiglie, dimostrando che anche dopo la battaglia, la speranza e la pietà possono trionfare.

Potrebbe anche piacerti

Le esercitazioni tedesche a Torre Paola nel dicembre 1943, una finestra sulla Guerra

La lenta conquista del filo, la diffusione del telefono nella Provincia di Latina tra gli Anni ’30 e ’40

Le ferite di guerra a Tor Tre Ponti

Il volo infranto sull’arenile di Littoria: memoria di un’Audace Gioventù

Quando il Veneto incontra l’Agro Pontino con “El Bigolaro”

TAGGED:raffaella duelliwwii
Condividi questo articolo
Fai clic su Mi Piace Twitter Email Stampa
Di Emanuele Bonaldo
Appassionato di storia e cultura, mi diletto tra i sapori della cucina tradizionale e il fascino del vintage, con un occhio sempre rivolto alle nuove tecnologie e un orecchio sintonizzato sulle onde delle radio d'epoca e del mondo radioamatoriale. Vivo ogni evento come un'occasione per scoprire e condividere la bellezza del passato e l'innovazione del futuro.
Articolo Precedente Successo di pubblico per il “Premio Letterario AP”, Pontinia celebra autori e territorio
Articolo Successivo Cisterna 1944, quando l’amore sboccia tra le macerie
DP ADV 300×300

Ultime News

Arte e salute si incontrano nella Notte Bianca di Sperlonga
Eventi
Concluso il primo anno del consiglio comunale delle bambine e dei bambini, consegnata al Sindaco la “Lettera dei desideri”
Attualità
Ardea Jazz Summer Edition 2025, la storia incontra il ritmo in cinque serate
Eventi
Torna a Sermoneta “Sermonet’Amo e i suoi fratelli”, il dialetto sale sul palco
Eventi

Approfondimenti e news del territorio pontino

È una testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Latina n.4/18 del 12/03/2018
Direttore Responsabile
Domenico Ippoliti
Direttore Editoriale 
Giuseppe Di Sangiuliano
Editore
Baobab Service Srl
Amministratore Unico: Simona Lanzi

Info

  • CONTATTI
  • NOTE LEGALI E REGOLAMENTO
  • PRIVACY
© 2024 Diario Pontino. All Rights Reserved.
Gestisci Consenso
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale Sempre attivo
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Gestisci opzioni Gestisci servizi Gestisci {vendor_count} fornitori Per saperne di più su questi scopi
Visualizza le preferenze
{title} {title} {title}
Welcome Back!

Sign in to your account

Password dimenticata ?