Un tesoro archeologico tutto da scoprire a Monte Sant’Angelo

Domenico Ippoliti

La Fondazione “Città di Terracina” propone per sabato delle visite guidate sulle sorprendenti novità emerse dagli scavi più recenti.  

Nel cantiere di scavo di Monte Sant’Angelo, a Terracina, sono emerse e stanno emergendo le più antiche testimonianze pittoriche del Lazio Meridionale. Nell’area risulterebbe inoltre un’occupazione “sacra” nettamente precedente a quanto ritenuto fino ad oggi. Di questo e di tanto altro si parlerà sabato 12 ottobre durante un programma di visite guidate e gratuite promosso dalla “Fondazione Città di Terracina” nel suggestivo sito noto a tutti come il “Tempio di Giove”. A partire dalle 16.30 si potranno toccare con mano i risultati della ricerca archeologica condotta nell’area del Santuario dalla Ludwig-Maximilians-Universität di Monaco.

Entusiasta delle ultime novità il presidente della Fondazione, Francesco Di Mario: “Gli scavi in corso stanno portando nuova luce sul Santuario di Monte S. Angelo anche demolendo quelli che abbiamo sempre considerato punti fermi. Un’occasione unica per tutti per venire a conoscere ulteriori tasselli della storia della Città di Terracina!”.

Gli scavi, organizzati in collaborazione con il Ministero della Cultura, hanno l’obiettivo di ottenere informazioni più chiare e dettagliate sull’ intero Santuario. Ad illustrare le tante novità emerse nel corso di questi anni di studi saranno le direttrici dei lavori, la Prof.ssa Francesca Diosono e la Prof.ssa Miriam Knechtel.

Con loro e con il personale della Fondazione si potranno ammirare gli affreschi riportati alla luce nell’oratorio del Piccolo Tempio e di recente aperti al pubblico. Le visite saranno programmate ogni 20 minuti fino alle 20.30. Al termine verrà proposta una degustazione con un brindisi.

Per informazioni e prenotazioni: 0773359346

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Anni fa nella redazione de "La Piazza", un signore distinto dal fare cordiale mi disse: "Ippò, tu scrivi bene. Però non parlare solo di sport!" Quel signore si chiamava Antonio Pennacchi. Da quel giorno provo a dargli retta. Forse.
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