Sabaudia ospita il Festival di Danza: tre serate con le pubblicazioni Gremese

Gabriele Melis

27-28-29 agosto sarà possibile prendere parte come spettatori al salotto culturale a tema danza a Sabaudia

Per la prima volta il Festival di Danza presso il Belvedere del lago di Paola, a Sabaudia, si unisce ad un salotto culturale. Insieme a Gremese Editore sarà possibile affrontare i retroscena della storia della danza nel nostro paese, esplorando le vite di alcuni dei personaggi più di rilievo nel mondo del ballo. INCONTRA LA DANZA, in programma dal 27 al 29 agosto, vedrà svolgersi incontri con gli autori, ad ingresso libero, in programma alle ore 19:45.

Il primo appuntamento, martedì 27 agosto, è con Anna Maria Prina per la sua autobiografia Incontro con la danza: la storica Direttrice della Scuola di ballo del Teatro alla Scala di Milano investiga fra ricordi, contesti, personaggi e annovera storie, modelli e metodologie nella costruzione di una professione, quella della danza, approfondendo anche gli aspetti più intimi di una figura dalla fulgida passione.

Mercoledì 28 agosto Elena Viti, autrice del saggio Educando in danza, illustrerà il progetto per l’infanzia proposto dall’Accademia Nazionale di Danza, improntato sui più moderni studi sul corpo, sulla didattica e sui diversi approcci psico-pedagogici  in ambito ai laboratori su musica e movimento, voce-parola-testo organizzati dall’Accademia per bambini dai 6 ai 10 anni di età.

Giovedì 29 agosto la rassegna chiuderà con il saggio di Flavia Pappacena dedicato a Jia Ruskaja, la celebre danzatrice russa da cui il libro prende il nome, venuta a mancare nel 1970 e che fondò l’Accademia Nazionale di Danza. Frutto di decenni di studio e di riflessione, e di una minuziosa ricerca di fonti d’epoca, il volume è stato ideato e strutturato dall’autrice come un laboratorio di documentazione e approfondimento, e come scambio tra studiosi. Il suo obiettivo, in particolare, è quello di ricostruire il percorso artistico, creativo, didattico e imprenditoriale della danzatrice, partendo dalle esperienze interpretative e coreografiche presso il Teatro degli Indipendenti nella Roma dei primi anni Venti, all’Accademia Nazionale di Danza (1948), passando per i progetti didattici che via via approdarono alla Regia Scuola di Danza (1940). Un volume che fa anche luce su aspetti fondanti dell’estetica ruskajana, quali la visione complessiva di stampo registico, la sensibilità per il colore e la luce, la percezione profonda del suono e l'”espressione che viene dal di dentro”.

Gli incontri, realizzati in collaborazione con la casa editrice Gremese,  saranno moderati e presentati da Monica Lubinu, giornalista e critica di danza. 

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