Lunedì 26 agosto, il suggestivo Teatro romano del Parco archeologico di Minturnae ospiterà Paolo Crepet per la presentazione del suo libro Mordere il Cielo. In questo incontro, Crepet affronterà temi che non possiamo più ignorare: viviamo in un’epoca segnata da nuove guerre, migrazioni di massa, crescente povertà nelle metropoli, e dalla diffusione di vecchie e nuove droghe.
Ansie e angosce trovano forme di espressione inedite, come se una cicatrice antica si fosse riaperta, condizionando il nostro presente. Eppure, nonostante tutto, molti continuano a cercare risposte, forse proprio perché l’eclissi della ragione sembra avvolgere un’umanità sempre più smarrita.

Proprio nel momento in cui una parte del mondo pensava di aver raggiunto il benessere e l’allungamento della vita, ci chiediamo: dove sono finite le nostre emozioni? Perché sempre più persone si rifugiano in una solitudine che accomuna giovani e anziani, adulti e bambini? Siamo forse entrati nell’età dell’insensibilità? Il pericolo è reale e si fa sempre più pressante.
È urgente discutere di questa possibile eclissi della nostra sfera emotiva, delle complicità e delle omissioni che rischiano di tradire l’essenza più profonda dell’essere umano.
Per tornare a “mordere il cielo”, è necessario ritrovare il coraggio di nuove eresie, rinnovare ribellioni per riscoprire le nostre unicità, diffidando di quella grigia normalità che nasconde il pericoloso suono della neutralizzazione dell’anima.