Fino al 26 gennaio saranno esposte le opere del sodale di Cambellotti provenienti dall’Archivio del XX Secolo del Prof. Tetro.
Nel fine settimana appena trascorso è stata inaugurata al Mug, Museo Giannini di via Oberdan, a Latina, la mostra dal titolo “Vittorio Grassi: linea, forma, colore e luce”. E’ un’esposizione delle opere dell’artista romano, vissuto dal 1858 al 1958, resa possibile dalla collaborazione con l’”Archivio del XX Secolo”, una collezione privata relativa ai tesori di Roma e del Lazio risalenti al ‘900.
Il prof. Francesco Tetro, titolare dell’Archivio del XX secolo e responsabile con la prof.sa Daniela Fonti dell’Archivio dell’Opera di Duilio Cambellotti, ha proposto questa iniziativa, programmata fino al 26 gennaio, per i festeggiamenti del Natale di Latina: è un’ampia retrospettiva di Grassi, sodale di Cambellotti, che ben documenta il suo ingegno multiforme: pittore (aderì nel 1904 al gruppo dei XXV della Campagna romana), incisore, medaglista, grafico filatelico e della carta moneta di cui progettò una stampa infalsificabile, ceramista, pubblicitario, illustratore scenografo, costumista, curatore di mostre (la Secessione Romana, fra le altre) e musei, affrontando molti aspetti dell’arte applicata, dal vetro, ai metalli, ai tessuti ai gioielli, alla moda anche nei suoi complementi d’abbigliamento. A Roma fu uno dei fondatori della Facoltà di Architettura, dove ha avuto la cattedra di Decorazione e successivamente di Scenografia. L’esposizione delle opere al MUG permette di avvicinarsi alla sua creatività, legata fin dalla sua formazione al Simbolismo e al Divisionismo, ma soprattutto verso i primi anni del Novecento al movimento Secessionista d’Oltralpe.