Si avvicina anche quest’anno la magica e misteriosa notte di Halloween, il 31 Ottobre sarà ancora una volta, la notte delle streghe e dei misteri, da ormai diversi anni, infatti, è divenuta una particolare ed eccentrica festività, soprattutto, per la felicità dei più piccoli.
Oltre oceano è una festa tradizionale, per esorcizzare la morte, il calendario ci ricorda che precede la festa di Ognissanti, il primo Novembre, una tradizione pagana, che dalla seconda metà degli anni ottanta, ha visto anche l’Italia farsi trascinare da questa bizzarra festività!
Da molti è considerata una sorta di carnevale dell’orrore, la trasgressione di vestirsi, con costumi e maschere che ricordano da vicino personaggi magici, quindi, mostri, streghe e fantasmi, la fanno da padrone, ma la tradizione e la storia che nasconde questa festività, per così dire, ha radici antiche.
È il giorno della festività di Samhain (Pronunciato Sow-in), ovvero il Capodanno celtico, quando i morti entrano nel mondo dei vivi, il giorno in cui il sottile passaggio tra i due mondi si assottiglia e dove tutto può accadere.
La definizione celtica si lega al periodo che vede la fine dell’estate ed al pronunciarsi dell’autunno che anticamente cadeva nei primi del mese di Novembre.
Invece, il termine “Halloween” deriva dalla parola “All Hallow Eve” trasformato negli anni in “Halloween”, letteralmente “Notte degli spiriti sacri”.
Non vogliamo soffermarci su questi dati storici della festività, il nostro voleva solo essere un piccolo antefatto per portarvi alla vera essenza di questo articolo, ovvero, farvi conoscere l’emozione delle zucche di colore blu!
Non stiamo parlando certamente delle varie pozioni ed incantesimi che i maghi preparavano presso la scuola di Hogwarts, spesso, con risultati disastrosi, finendo per colorare di blu ogni cosa per via di una pozione mal preparata o tanto meno della Luna blu, fenomeno atmosferico molto raro, il quale, per la presenza di pulviscolo nell’atmosfera, rendeva di un colore leggermente bluastro il nostro satellite naturale in certi periodi dell’anno.
La zucca blu, di cui vogliamo parlarvi ha un concetto meno magico e maggiormente empatico, un gesto fatto di amore, dolcezza e delicatezza, infatti, da qualche anno, almeno in America Latina, ma con la speranza che si diffonda presto anche in Europa ed in Italia, la zucca blu ha un significato profondo, perché è vicino a quei bambini che hanno difficoltà ad interagire con il mondo esterno.
Sono in vendita da qualche anno nei negozi specializzati delle zucche di colore blu, che servono a contenere dolci e caramelle da parte di bambini diversamente abili o con autismo, poiché la loro limitata capacità verbale, non sia un limite per partecipare al rito di “dolcetto o scherzetto”!
Questi bambini con molta probabilità non avranno modo di esprimersi o rispondere alla consueta frase di rito, starà a voi, rendere meravigliosa la loro esperienza.
Una festa che deve diventare inclusiva ed aperta a tutti i bambini con autismo non verbale, quindi, se dovesse capitarvi di incontrare un bimbo che stringerà fra le sue mani una zucca blu, guardatelo negli occhi, sorridetegli e donategli quello che preferite, le parole non serviranno, ma il vostro cuore avvertirà il calore di un gesto meraviglioso.
Diffondiamo, tutti insieme il delicato messaggio delle zucche blu, perché anche quei bambini un po’ “speciali” possano sentirsi meno isolati dal mondo e vivere a pieno la festività di Ognissanti!