Terracina invasa da 34mila pannelli solari, ma c’è chi non gradisce

Domenico Ippoliti

Un maxi impianto sarà abbinato a progetti per la comunità ma Legambiente protesta per il consumo di suolo agricolo.

A Terracina è stato realizzato da Enel Green Power un nuovo parco solare in grado di produrre ogni anno circa 24 gigawatt ora di energia verde. L’impianto, grazie a una potenza di 12,9 MegaWatt, eviterà l’emissione in atmosfera di circa 10mila tonnellate di CO2. E’ costituito da 33.956 pannelli solari con moduli bifacciali che cambiano l’angolatura per seguire costantemente il movimento del sole. Abbinati all’opera ci sono diversi progetti a favore della comunità: dall’efficientamento energetico degli edifici all’illuminazione artistica della chiesa, dal rifacimento del manto stradale a opere di mitigazione visiva come la piantumazione di alberi nella fascia perimetrale del parco.

Fin qui tutto perfetto, ma c’è chi non ha gradito. E’ il caso di Anna Giannetti Consigliera Nazionale di Legambiente e Presidente del Circolo Legambiente Terracina – Pisco Montano. La Giannetti ha accolto con disappunto la novità perché ha richiesto un consumo di circa 30 ettari di suolo agricolo: sarebbe stato meglio realizzare il parco solare su coperture, tetti, parcheggi o zone degradate.

I pannelli andrebbero collocati su coperture, parcheggi, tetti o zone degradate

Il problema è sempre lo stesso, conciliare i passi avanti della tecnologia con le esigenze dell’ambiente. Un po’ come accade per quelle enormi pale eoliche disseminate in svariate zone del Sud Italia, fenomeno dal quale sembra esente al momento il territorio pontino: quei ventilatori giganti saranno manna dal cielo per quanto riguarda la produzione di energia ma rappresentano comunque il classico “cazzotto in un occhio” per chi un tempo voleva solo godersi il paesaggio. Accade la stessa cosa con i pannelli solari, spuntati come funghi al posto di vitigni, frutteti e coltivazioni varie. Quegli impianti, però, non sono la causa ma una conseguenza. Se il comparto agricolo arranca e se non conviene più puntare sui prodotti dei campi non è colpa del fotovoltaico!

Photo Credit enelgreenpower.com

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Anni fa nella redazione de "La Piazza", un signore distinto dal fare cordiale mi disse: "Ippò, tu scrivi bene. Però non parlare solo di sport!" Quel signore si chiamava Antonio Pennacchi. Da quel giorno provo a dargli retta. Forse.
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