Il segretario Garullo preoccupato per liste di attesa e accessi ai pronto soccorso: “Potenziamo la medicina territoriale”
La Uil di Latina ha realizzato uno studio per monitorare la qualità della sanità pontina analizzando i dati pubblicati sui siti regionali per il mese di ottobre. Dal report si evince che soltanto il 54 per cento delle persone che ha chiesto al Cup una colonscopia totale in urgenza breve è riuscita a sottoporsi all’esame. Percentuale che scende al 40 per cento se un uomo o una donna ha prenotato una Tac al torace. Mentre per una ecografia al capo in urgenza breve i distretti della Asl pontina hanno potuto assicurarla soltanto al 17 per cento dei richiedenti. La metà di quanti richiedono un ecodoppler, inoltre, può ottenerlo non prima di quattro mesi.
Tali numeri, ha osservato il segretario generale Uil Luigi Garullo, hanno evidenziato varie difficoltà per il sistema, accentuate dal carico di lavoro per i pronto soccorso: oggi, per esempio, quello di Latina ha fatto registrare 94 accessi nella sola mattinata. Garullo ha osservato che andrebbe potenziata la medicina territoriale, smaltite le lunghe liste di attesa “auspicando che le odissee di chi oggi fa i conti con una sanità pubblica ridotta al lumicino diventino presto un brutto ricordo, che però ha dominato la scena da decenni, facendo salire in cattedra il profitto e lasciando indietro chi non ha potuto permettersi un esame specialistico a pagamento dal privato”.
Altri dati allarmanti
Nel report si afferma che il 57 per cento delle donne che richiedono una ecografia al seno urgente resta esclusa. La metà degli utenti che ha richiesto la prima visita chirurgica vascolare aspetterà più di due mesi. Allarmante anche la bassa percentuale (29 punti) per sottoporsi prima visita oncologica nei primi tre distretti. “Va specificato però – afferma Garullo – che quando si parla di urgenza differibile che dovrebbe essere evasa entro 120 giorni, in realtà i tempi reali sono ancor più lunghi. Per una ecobilaterale alla mammella, ad esempio, la prima data disponibile è giugno del 2025, mentre per una visita oculistica pediatrica siamo a gennaio 2026”. Stesso discorso vale per le liste di attesa interne all’ospedale, rispetto alle quali spesso non si liberano posti letto perché i pazienti devono fare un esame diagnostico per poter essere appunto dimessi”.