Siglato un protocollo tra Comune, Fiaip e Fimaa: un utile servizio rivolto ai “fuori sede”
Latina punta a diventare a tutti gli effetti una “Città Universitaria” e oltre a destinare a La Sapienza due importanti e storici edifici nel cuore del capoluogo, l’Ex Banca D’Italia e l’Ex Ruspi, si sta adoperando per offrire degli alloggi agli studenti fuori sede. A tal proposito è stato appena sottoscritto in Comune il protocollo d’intesa tra l’Ente di piazza del Popolo, la Federazione Italiana Agenti Immobiliari Professionali e la Federazione Italiana Mediatori Agenti d’Affari, al fine di favorire un’adeguata offerta di abitazioni per gli studenti universitari.
L’accordo è stato siglato dal sindaco Matilde Celentano, da Pietro Baglio, presidente provinciale della Fiaip, e dalla vice presidente provinciale della Fimaa Floriana Toccaceli, alla presenza dell’assessore all’Urbanistica Annalisa Muzio e del direttore generale Agostino Marcheselli. L’iter era stato avviato con la delibera di giunta numero 220 approvata il primo agosto scorso. Si tratta di un’iniziativa volta ad ampliare l’offerta di servizi agli universitari e adottata alla luce della crescente necessità di fornire una risposta abitativa ai cosiddetti fuori sede. Il sindaco Matilde Celentano ha anticipato che saranno attivate ulteriori collaborazioni per le politiche dell’abitare, da sottoscrivere in autunno.
Con Fiaip e Fimaa, e con altri soggetti intenzionati e abilitati ad aggiungersi, sarà attivato un tavolo di lavoro attraverso il quale collaborare per sopperire all’aumento delle domande rispetto al considerevole calo delle offerte di soluzioni abitative sia in acquisto che in locazione. Si fornirà assistenza agli studenti fuori sede per tutto ciò che riguarda la sistemazione abitativa in città, le locazioni, ivi comprese le fasi di informazione sui contratti e sugli adempimenti, fornire all’università Sapienza e al Comune un elenco dei singoli agenti immobiliari aderenti all’iniziativa, di organizzare open day rivolti agli studenti e di creare un servizio di classificazione degli immobili suddivisi in fasce in relazione al loro stato, agli arredi e alle caratteristiche tecniche.
Il protocollo prevede di attivare un’informazione mirata per invitare i proprietari di immobili ad inserire gli stessi in una graduatoria comunale finalizzata all’ottenimento di un marchio di qualità a garanzia degli studenti.