L’evento che si è svolto in questi giorni a Latina, il “Villaggio della Coldiretti”, mi sollecita una riflessione personale. Al di là dell’ottima riuscita sotto tutti i punti di vista, da quello organizzativo a quello sociale, istituzionale e gastronomico, il “Villaggio” ha evidenziato una significativa interazione tra Organizzazione dell’Evento e Amministrazione ma, soprattutto, ha messo in evidenza –qualora ve ne fosse ancora la necessità- quella che è una delle nostre importanti economie locali: il mondo dell’Agricoltura, della produzione e trasformazione gastronomica, del mondo florovivaistico… in sintesi, parte del nostro DNA di Comunità.
Non è stato solamente un momento di grande “socialità di piazza” ma una ri-presa di coscienza dell’importanza di un comparto produttivo che fa poi “sinergia attiva” con tutte le realtà commerciali e produttive del territorio. Produzione, Trasformazione e Commercio, aspetti tra loro indissolubili.
Spesso ci si interroga su quali siano le vocazioni del nostro territorio e rischia di sfuggire che la principale vocazione è proprio quella legata alla nostra terra, al commercio, alla produzione.
Il mondo agricolo ha generato una filiera essenziale, si dai tempi di Vittorio Cervone, uno degli artefici dello sviluppo dell’attuale sistema agricolo pontino.
L’iniziativa degli Amici della Coldiretti di questi giorni, ha fatto percepire la consapevolezza che la nostra provincia, la nostra Comunità, ha “una marcia in più” che bisogna ottimizzare, con una grande visione collaborativa.
IVAN SIMEONE